Quando è necessario un impianto di aspirazione

Durante la ricarica degli accumulatori elettrici al piombo, soprattutto nella fase finale, si sviluppano gas che possono generare esplosioni e incendi.
Questi gas sono principalmente idrogeno e ossigeno e sono il prodotto dell'elettrolisi dell'acqua presente nell'elettrolita. Quando la concentrazione di idrogeno nel locale di ricarica supera il 4% in volume nell'aria, si hanno pericoli di esplosione. Nasce quindi l'esigenza di mantenere tale concentrazione al di sotto della soglia del 4% ricorrendo ad adeguati impianti di apirazione che assicurino una corretta ventilazione del locale.
L'emissione dei gas dall'accumulatore si può considerare terminata un'ora dopo l'interruzione della carica, anche se, all'interno degli elementi, rimane per diverse ore una forte concentrazione di idrogeno che viene rilasciato nell'ambiente durante la movimentazione della batteria. Per i motivi sopra esposti , se la ricarica degli accumulatori viene effettuata in un locale chiuso, e non per esempio all'aperto sotto una tettoia, vi è la necessità di garantire un'adeguata ventilazione.
Le recenti tecnologie ci permettono di usare batterie che limitano di molto il fenomeno dell'elettrolisi dell'acqua e di conseguenza l'emissione di gas (per esempio le batterie con elettrolito gelatificato). Anche in questi casi, pur con portata ridotta, vi è l'obbligo della ventilazione dei locali.

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